Durante l'inverno il freddo condiziona le nostre costituenti corporee "congelando" l'acqua interna;
in questa acqua sono immerse tutte le tossine metaboliche
che si sono formate inevitabilmente nel corso dei mesi.
Ma cosa sono queste tossine metaboliche?
Nello Yoga e in Ayurveda vengono definite ama, il non digerito.
E' tutto ciò che è entrato nell'organismo ma che non è stato metabolizzato per diversi motivi:
perché il fuoco digestivo non era abbastanza forte,
perché il cibo ingerito era amagenico cioè già di per sé carico di scorie e colloso,
perché abbiamo ingerito del cibo in orari o modalità non opportune e molto altro.
Queste tossine hanno la caratteristica di essere appiccicose e fredde e di attaccarsi ai tessuti,
ostruire i canali corporei e depositarsi nelle articolazioni.
A lungo andare ama genera svariati disturbi che spesso divengono poi malattie croniche,
ma c'è un momento dell'anno in cui è fautore di patologie acute
e questo momento è proprio il passaggio dall'inverno alla primavera:
il primo tepore scalda l'acqua interna prima ferma a causa del freddo
e la fa muovere nel corpo con la potenza di un fiume in piena,
così lo inonda spegnendo il fuoco corporeo e lasciandolo invadere dal non digerito.
Per evitare questo è necessario attizzare agni, il fuoco che pervade il corpo,
affinché faccia evaporare l'acqua in eccesso;
allo stesso tempo, attraverso tecniche specifiche, ama sarà riportato nel fuoco digestivo
per essere finalmente metabolizzato divenendo così in parte nutriente e in parte escreto.
Questi sono i preziosi doni dello Yoga Ayurvedico che utilizza le tecniche yogiche
con la finalità di portare all'essere umano un sollievo psicofisico
rispetto agli effetti della dualità che pervade l'esperienza in questo Logos.
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