Si sente spesso parlare di Kundalini,
questo termine esotico che
non si comprende bene cosa sia.
È come un animale mitologico,
tutti ne parlano
ma in pochissimi lo hanno visto!
Ci sono corsi che attraggono moltissimi praticanti di Yoga in cui si promette l’attivazione di questa energia sopita da parte di fantomatici maestri che, per doti innate o acquisite, sembra riescano a muoverla come fosse un animale ammaestrato.
Fortunatamente per lo più questi corsi non mantengono ciò che promettono; nella maggioranza dei casi non ci sono effetti conseguenti e se ci sono arrivano da suggestioni mentali che generano a loro volta sensazioni fisiologiche.
Ci sono, però, rari casi in cui un effetto c’è, dovuto a reali manipolazioni del pranomayakosha dell’allievo o a tecniche energetiche spinte che riescono a sollecitare Kundalini; in questi ultimi casi sorgono i problemi perché, la sollecitazione esterna da parte di qualcuno o qualcosa presuppone la mancanza di capacità, da parte del praticante, di sostenere gli effetti che l’attivazione porta con sé.
Tutto questo lo scrivo a ragion veduta, avendo sperimentato io spessa gli effetti di un’attivazione prematura, cosa che non augurerei neanche al mio peggior nemico.
A 17 anni, con l’ardore tipico di quell’età, mi sono buttata anima e corpo in pratiche energetiche che, associate ad un momento molto particolare che stavo vivendo, hanno stimolato Kundalini fino alla sua risalita; quello che posso dire è che non ci si può non accorgere di ciò che sta accadendo.
L’effetto è quello di un terremoto, di un uragano e tutto ciò che di più potente c’è in Natura; scuote il corpo fin dalle fondamenta e ne modifica completamente la genetica spirituale, senza gentilezza, senza compromessi, senza mezze misure.
Non è un evento subitaneo, è un crescendo, come un fuoco che cova sotto la cenere e poco alla volta divampa in un incendio incontrollabile; nel mio caso è stato un processo doloroso durato diversi mesi in cui, l’Esistenza, mi ha sostenuto in tutti i modi possibili.
Guardando a posteriori quel momento della mia vita non sono in grado di dire come io abbia fatto a sopravvivere, fisicamente e mentalmente; guardando indietro mi rendo conto di aver utilizzato tutte le risorse che possedevo e tanta, tantissima fiducia.
In seguito, approcciandomi alla letteratura tradizionale yogica, mi sono resa conto del fatto che, ciò che ho percepito, era comune alle descrizioni che trovavo sull’attivazione; c’erano dei motivi e dei meccanismi che giustificavano tutte le sensazioni che avevo provato.
Non bisogna pensare che incorrere in questo sia un caso raro perché tutte le tecniche che lavorano su Prana hanno, in un modo o nell’altro, un influsso sulla Kundalini e i sintomi possono essere più o meno evidenti: tremori, insonnia, febbricola, tachicardia, necessità di movimento sono solo alcuni.
Conoscere realmente di cosa parliamo con il termine Kundalini, saper rintracciare i primi sintomi di attivazione e comprendere se siamo in grado di gestirli (o se lo sono i nostri allievi), avere la conoscenza dei metodi per riportarla in basso senza conseguenze è un salvavita per il praticante e un dovere per un Insegnante.
A 17 anni, con l’ardore tipico di quell’età, mi sono buttata anima e corpo in pratiche energetiche che, associate ad un momento molto particolare che stavo vivendo, hanno stimolato Kundalini fino alla sua risalita; quello che posso dire è che non ci si può non accorgere di ciò che sta accadendo.
L’effetto è quello di un terremoto, di un uragano e tutto ciò che di più potente c’è in Natura; scuote il corpo fin dalle fondamenta e ne modifica completamente la genetica spirituale, senza gentilezza, senza compromessi, senza mezze misure.
Non è un evento subitaneo, è un crescendo, come un fuoco che cova sotto la cenere e poco alla volta divampa in un incendio incontrollabile; nel mio caso è stato un processo doloroso durato diversi mesi in cui, l’Esistenza, mi ha sostenuto in tutti i modi possibili.
Guardando a posteriori quel momento della mia vita non sono in grado di dire come io abbia fatto a sopravvivere, fisicamente e mentalmente; guardando indietro mi rendo conto di aver utilizzato tutte le risorse che possedevo e tanta, tantissima fiducia.
In seguito, approcciandomi alla letteratura tradizionale yogica, mi sono resa conto del fatto che, ciò che ho percepito, era comune alle descrizioni che trovavo sull’attivazione; c’erano dei motivi e dei meccanismi che giustificavano tutte le sensazioni che avevo provato.
Non bisogna pensare che incorrere in questo sia un caso raro perché tutte le tecniche che lavorano su Prana hanno, in un modo o nell’altro, un influsso sulla Kundalini e i sintomi possono essere più o meno evidenti: tremori, insonnia, febbricola, tachicardia, necessità di movimento sono solo alcuni.
Conoscere realmente di cosa parliamo con il termine Kundalini, saper rintracciare i primi sintomi di attivazione e comprendere se siamo in grado di gestirli (o se lo sono i nostri allievi), avere la conoscenza dei metodi per riportarla in basso senza conseguenze è un salvavita per il praticante e un dovere per un Insegnante.
Questa Masterclass mira a condividere la mia esperienza e tutto ciò che ho appreso
da Yoga e Ayurveda (e soprattutto ho sperimentato)
per poter riportare in equilibrio efficacemente il nostro sistema pranico o quello dei nostri allievi, lo stesso sistema in cui è inserita la Kundalini.
E questo vale soprattutto per gli Insegnanti: fare ciò che è necessario per il bene dei nostri allievi,
ciò che a loro si adatta e che è sostenibile dal loro veicolo psicofisico senza nuocere in alcun modo.
Questa Masterclass mira a condividere
la mia esperienza e tutto ciò che
ho appreso da Yoga e Ayurveda
(e soprattutto ho sperimentato)
per poter riportare in equilibrio efficacemente il nostro sistema pranico
o quello dei nostri allievi,
lo stesso sistema in cui è inserita
la Kundalini.
E questo vale soprattutto per gli Insegnanti: fare ciò che è necessario
per il bene dei nostri allievi,
ciò che a loro si adatta e che è sostenibile
dal loro veicolo psicofisico
senza nuocere in alcun modo.
dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15: alle 18:00
Domenica 13 ottobre
L'evento sarà svolto in presenza a Casalpalocco (RM) e sarà possibile seguirlo dal vivo o online live.
dalle 10:00 alle 13:00 e dalle
15:00 alle 18:00
Domenica
13 ottobre
L'evento sarà svolto in presenza a Casalpalocco (RM) e sarà possibile seguirlo dal vivo o online live.
dalle 10:00 alle 13:00
e dalle 15: alle 18:00
Domenica 13 ottobre
L'evento sarà svolto in presenza a Casalpalocco (RM) e sarà possibile seguirlo dal vivo o online live.
Le testimonianze dei nostri allievi le puoi ascoltare integralmente nella pagina "Dicono di noi"
Dopo 12 anni di pratica Yoga, un fulmine a ciel sereno.
Alla fine della prima pratica con AyurYogaStudy mi è sorta spontanea la domanda: “ma io cosa ho fatto fino ad oggi?” Una sola pratica ha chiarito tutti i miei dubbi sulle varie tipologie di Yoga e su quale fosse la migliore da poter insegnare.
Le pratiche successive poi sono andate sempre più in profondità, smuovendo sempre di più anche parti più nascoste. Una volta che hai provato sulla tua pelle questa sensazione non hai più dubbi su cosa proporre ai miei allievi ora che grazie a voi ho intrapreso la mia strada come insegnante.
Grazie al vostro metodo
mi è stato detto:
“Fare un’ora di Yoga con te è come fare un’ora di terapia”
e sono felicissima perché è ciò che anche io ho provato durante il corso di formazione. L’uso della voce, la percezione della vibrazione hanno modificato la mia aspettativa da una pratica Yoga.
Ho scoperto la potenza e la profondità in una pratica semplice, posso dire anche banale, e ora tendo a semplificare il più possibile non cercando più la posizione più complessa o coreografica.
Una conduzione costante, presente, è necessaria per rimanere vicini agli allievi in modo che la loro mente non si perda, non vaghi altrove.
Grazie per avermi donato la capacità di ascoltarmi, oltre ogni complessità non necessaria.
Cercavo delle guide nel mondo dello Yoga che mi aprissero le porte ad una visione più esoterica e ho trovato una famiglia.
Il percorso di formazione mi ha fatto vivere delle trasformazioni ogni volta che praticavamo e il lavoro svolto è continuato all’interno anche nelle settimane a seguire, un lavoro sottile incredibile.
Il percorso fatto insieme mi ha stravolto come persona e anche nel mio modo di pensare allo Yoga, lo dico con il cuore in mano, meraviglioso.
Le conoscenze sul respiro e le sue applicazioni hanno stravolto la qualità della mia pratica. Ho scoperto grazie a voi che non c’è solo un corpo fisico e come io ho imparato a volare sono grato nel poter donare ai miei allievi le stesse sensazioni e percezioni. E’ completamente un altro modo di intendere la disciplina.
Già dalla prima pratica mi si è aperto un mondo, io che parlo tanto alla fine della prima pratica ho sperimentato una quiete interiore e non avevo voglia di parlare, volevo godermi la percezione del mio mondo interiore.
Avevo diversi problemi fisici che ho risolto grazie alla vostra metodologia di pratica. Con voi ho imparato a non farmi più male, sia fisicamente che energeticamente. Grazie a voi ho imparato ad ascoltare il mio corpo come non mi era mai successo prima. Ho avuto subito fiducia in voi e questo per me non assolutamente usuale, questa fiducia arriva in maniera che va oltre le parole.
Avevo già fatto un altra formazione ma ritengo di aver ricevuto una formazione di eccellenza con voi.
Nella conduzione ho imparato a non cadere nella ricerca cnontinua della novità ma a mettere in pratica il metodo che mi avete insegnato e questo mi torna indietro dai miei allieve con infinita gioia.
A distanza di anni continuo a portare nella mia pratica i vostri insegnamenti, non smetterò mai di ringraziarvi per avermi trasmesso il vostro metodo di insegnamento che mi ha permesso di migliorare molto come insegnante.
Le testimonianze dei nostri allievi le puoi ascoltare integralmente nella pagina "Dicono di noi"
Dopo 12 anni di pratica Yoga, un fulmine a ciel sereno.
Alla fine della prima pratica con AyurYogaStudy mi è sorta spontanea la domanda: “ma io cosa ho fatto fino ad oggi?” Una sola pratica ha chiarito tutti i miei dubbi sulle varie tipologie di Yoga e su quale fosse la migliore da poter insegnare.
Le pratiche successive poi sono andate sempre più in profondità, smuovendo sempre di più anche parti più nascoste. Una volta che hai provato sulla tua pelle questa sensazione non hai più dubbi su cosa proporre ai miei allievi ora che grazie a voi ho intrapreso la mia strada come insegnante.
Grazie al vostro metodo
mi è stato detto:
“Fare un’ora di Yoga con te è come fare un’ora di terapia”
e sono felicissima perché è ciò che anche io ho provato durante il corso di formazione. L’uso della voce, la percezione della vibrazione hanno modificato la mia aspettativa da una pratica Yoga.
Ho scoperto la potenza e la profondità in una pratica semplice, posso dire anche banale, e ora tendo a semplificare il più possibile non cercando più la posizione più complessa o coreografica.
Una conduzione costante, presente, è necessaria per rimanere vicini agli allievi in modo che la loro mente non si perda, non vaghi altrove.
Grazie per avermi donato la capacità di ascoltarmi, oltre ogni complessità non necessaria.
Cercavo delle guide nel mondo dello Yoga che mi aprissero le porte ad una visione più esoterica e ho trovato una famiglia.
Il percorso di formazione mi ha fatto vivere delle trasformazioni ogni volta che praticavamo e il lavoro svolto è continuato all’interno anche nelle settimane a seguire, un lavoro sottile incredibile.
Il percorso fatto insieme mi ha stravolto come persona e anche nel mio modo di pensare allo Yoga, lo dico con il cuore in mano, meraviglioso.
Le conoscenze sul respiro e le sue applicazioni hanno stravolto la qualità della mia pratica. Ho scoperto grazie a voi che non c’è solo un corpo fisico e come io ho imparato a volare sono grato nel poter donare ai miei allievi le stesse sensazioni e percezioni. E’ completamente un altro modo di intendere la disciplina.
Già dalla prima pratica mi si è aperto un mondo, io che parlo tanto alla fine della prima pratica ho sperimentato una quiete interiore e non avevo voglia di parlare, volevo godermi la percezione del mio mondo interiore.
Avevo diversi problemi fisici che ho risolto grazie alla vostra metodologia di pratica. Con voi ho imparato a non farmi più male, sia fisicamente che energeticamente. Grazie a voi ho imparato ad ascoltare il mio corpo come non mi era mai successo prima. Ho avuto subito fiducia in voi e questo per me non assolutamente usuale, questa fiducia arriva in maniera che va oltre le parole.
Avevo già fatto un altra formazione ma ritengo di aver ricevuto una formazione di eccellenza con voi.
Nella conduzione ho imparato a non cadere nella ricerca cnontinua della novità ma a mettere in pratica il metodo che mi avete insegnato e questo mi torna indietro dai miei allieve con infinita gioia.
A distanza di anni continuo a portare nella mia pratica i vostri insegnamenti, non smetterò mai di ringraziarvi per avermi trasmesso il vostro metodo di insegnamento che mi ha permesso di migliorare molto come insegnante.
Le testimonianze dei nostri allievi le puoi ascoltare integralmente
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Dopo 12 anni di pratica Yoga, un fulmine a ciel sereno.
Alla fine della prima pratica con AyurYogaStudy mi è sorta spontanea la domanda: “ma io cosa ho fatto fino ad oggi?” Una sola pratica ha chiarito tutti i miei dubbi sulle varie tipologie di Yoga e su quale fosse la migliore da poter insegnare.
Le pratiche successive poi sono andate sempre più in profondità, smuovendo sempre di più anche parti più nascoste. Una volta che hai provato sulla tua pelle questa sensazione non hai più dubbi su cosa proporre ai miei allievi ora che grazie a voi ho intrapreso la mia strada come insegnante.
Grazie al vostro metodo
mi è stato detto:
“Fare un’ora di Yoga con te è come fare un’ora di terapia”
e sono felicissima perché è ciò che anche io ho provato durante il corso di formazione. L’uso della voce, la percezione della vibrazione hanno modificato la mia aspettativa da una pratica Yoga.
Ho scoperto la potenza e la profondità in una pratica semplice, posso dire anche banale, e ora tendo a semplificare il più possibile non cercando più la posizione più complessa o coreografica.
Una conduzione costante, presente, è necessaria per rimanere vicini agli allievi in modo che la loro mente non si perda, non vaghi altrove.
Grazie per avermi donato la capacità di ascoltarmi, oltre ogni complessità non necessaria.
Cercavo delle guide nel mondo dello Yoga che mi aprissero le porte ad una visione più esoterica e ho trovato una famiglia.
Il percorso di formazione mi ha fatto vivere delle trasformazioni ogni volta che praticavamo e il lavoro svolto è continuato all’interno anche nelle settimane a seguire, un lavoro sottile incredibile.
Il percorso fatto insieme mi ha stravolto come persona e anche nel mio modo di pensare allo Yoga, lo dico con il cuore in mano, meraviglioso.
Le conoscenze sul respiro e le sue applicazioni hanno stravolto la qualità della mia pratica. Ho scoperto grazie a voi che non c’è solo un corpo fisico e come io ho imparato a volare sono grato nel poter donare ai miei allievi le stesse sensazioni e percezioni. E’ completamente un altro modo di intendere la disciplina.
Già dalla prima pratica mi si è aperto un mondo, io che parlo tanto alla fine della prima pratica ho sperimentato una quiete interiore e non avevo voglia di parlare, volevo godermi la percezione del mio mondo interiore.
Avevo diversi problemi fisici che ho risolto grazie alla vostra metodologia di pratica. Con voi ho imparato a non farmi più male, sia fisicamente che energeticamente. Grazie a voi ho imparato ad ascoltare il mio corpo come non mi era mai successo prima. Ho avuto subito fiducia in voi e questo per me non assolutamente usuale, questa fiducia arriva in maniera che va oltre le parole.
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I posti sono limitati a 15 in presenza e
15 on line live.
Per gli insegnanti di Yoga è possibile richiedere
Crediti di Educazione Continua Professionale (ECP).
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Scrivici per riservare il tuo posto o prenotare una chiamata conoscitiva
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